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Il Varcaporta | Recensione #ReviewParty ⏳

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INFORMAZIONI:
Titolo: Il Varcaporta
Autore: Laura Costantini
Genere: Fantasy, Fantasy Storico, Steampunk
Target: Adulti
Casa Editrice: Dark Abyss Edizioni
Data di Pubblicazione: 17 febbraio 2022
Pagine: 581 pagine
Prezzo: 19 euro
Trigger Warning: violenza sessuale, sesso esplicito, linguaggio volgare, omofobia, tortura, violenza, menomazioni

TRAMA:
Corre l’anno 1897 e l’Inghilterra prevale su tutti i paesi d’Europa grazie alla scoperta del Kh-Ram, misteriosa sorgente di energia che l’ha liberata da carbone e vapore. Certo, la sostanza ha un costo ma il regno di Vittoria agisce in maniera pragmatica: nasconde le proprie difformità e le sfrutta al bisogno. Di miserabili le strade son piene. Una parte diventa carne da macello per processare l’energia. Un’altra, selezionata, entra in un corpo d’elite che padroneggia il Kh-Ram, cosa possibile solo per un binomio, ossia una coppia di giovani con determinate caratteristiche, tra cui un legame esclusivo, assoluto e rigorosamente maschi. La sostanza, infatti, aborre le donne, il movimento e il calore. L’Inghilterra chiude volentieri un occhio su tali unioni, ne chiude anche due sulla sorte dei disgraziati. Ma se non fosse solo questo il prezzo da pagare? Aster Paul, Astrea Lucinda, Zachary Tucker, Devereux Willoghby e alcune vecchie conoscenze lo scopriranno e dovranno decidere da che parte stare. Sarà una lotta per la sopravvivenza segnata da alleanze imprevedibili e inganni, in cui i sentimenti più intensi e puri diventeranno l’unica guida.

⚠️ L’edizione italiana di questo libro mi è stata gentilmente fornita in anteprima dalla casa editrice, che ringrazio, per la mia tappa del Review Party organizzato da Franci, a cui sono immensamente grata per avermi permesso di partecipare. Pertanto ci tenevo a precisare che qui troverete esclusivamente le mie sincere opinioni e idee e che questo progetto a cui partecipo non ha in alcun modo influenzato quello che ho scritto.

⚠️ Questo articolo è SPOILER FREE!!

Il mio voto: 3.5 stelle su 5 ⭐⭐⭐

Torno sempre dagli autori e dalle autrici che mi hanno fatta emozionare, quindi sono super contenta di poter partecipare a questo evento per il nuovo libro di Laura Costantini, di cui ho amato la maggior parte dei lavori (perchè non li ho ancora letti tutti 🤣).
Sebbene Il Varcaporta mi sia piaciuto leggermente meno rispetto alla serie de Il Diario Vittoriano (trovate qui la mia guida e la mia recensione ❤️) ho comunque tante cose da dirvi!

Innanzitutto, sono felice di aver ritrovato lo stile della Costantini, mi era mancato molto e trovo che sia sempre capace di trascinarmi completamente all’interno della vicenda. Apprezzo tantissimo il modo in cui riesce a riportare sulla carta l’epoca vittoriana quasi come in un dipinto senza mai risultare pesante. In questo caso l’ambientazione è ovviamente diversa da quella tradizionale, poiché si tratta di un romanzo steampunk e sono rimasta molto affascinata dalle aggiunte inserite ad arte per creare un modo nuovo e pericoloso ma allo stesso tempo simile a quello che già conoscevo. Mi piace molto il suo modo di strutturare la narrazione, unendo le parti più descrittive ai dialoghi spesso estremamente diretti, capaci di tenermi totalmente incollata alle pagine anche grazie allo stile di scrittura generale che è abbastanza lirico, proprio come piace a me.

Ho trovato la trama molto interessante e originale, ricca di intrighi e di azione. Gli unici punti statici sono sicuramente funzionali allo sviluppo dei personaggi e delle loro relazioni. Inoltre personalmente preferisco che le scene mi vengano mostrate e non raccontate, ma devo dire che non mi sono mai trovata spaesata o confusa nonostante la mole notevole di informazioni che ci vengono date. Mi è piaciuto molto anche il fatto che siano stati inseriti elementi riguardanti il periodo storico realmente accaduti, come le rivalità tra Stati, che in qualche modo hanno aiutato a rendere il tutto più realistico.
Sicuramente lo svolgersi della trama forma una sorta di crescendo, un conto alla rovescia verso la resa dei conti, e questo mi ha aiutata a rimanere concentrata fino alla fine.
Penso che l’autrice se la sia cavata alla grande anche con questo fantasy più complesso rispetto agli altri che ha scritto e un pochino spero che abbia in serbo per noi una novella o una sorta di proseguimento per le vicende di questi personaggi, ora che conosco la fine (capirete leggendo il libro).

Quello che secondo me è il punto più forte della Costantini sono sicuramente i suoi personaggi. A parte il fatto che traspare tantissimo dalle sue opere il suo amore per loro e la trovo una cosa meravigliosa, non so come sia possibile ma ogni volta che leggo di loro mi affeziono praticamente subito. Apprezzo tanto come li costruisce e come riesca a presentarli al lettorə attraverso un quadro che permette di apprezzarli nella loro interezza (o disprezzarli a seconda dei casi). In questo caso ho trovato molto interessante la complessità di alcuni di loro, perchè molto spesso chi inizialmente avevo additato come crudele o secondario nascondeva poi qualche sorpresa. Non sempre li ho rivalutati ma sicuramente mi sono ritrovata a riflettere molto su tutte le loro vicende e le loro scelte. Penso che il mio personaggio preferito sia Devereux, per esempio, ma sono rimasta veramente molto affascinata da Astrea perchè l’ho trovata molto sfaccettata, forse la più interessante tra tutti quanti.
Apprezzo tanto anche il fatto che scriva spesso rep lgbtq+ ben inserite nella storia, trovo che sia importante avere autori che supportano la nostra comunità 🏳️‍🌈

Altra cosa che amo dei libri di quest’autrice è l’intensità con cui racconta i rapporti sentimentali e le storie d’amore. Io piango ogni volta!!😭
E’ assurdo perchè in questo caso la relazione principale non mi è piaciuta tanto quanto quella di Robert e Kiran, forse perchè dal mio punto di vista i personaggi del Diario Vittoriano si conoscevano fin da piccoli e la loro storia romantica è basata principalmente sullo slow burn (uno dei miei trope preferitissimi), mentre in questo caso l’amore e la passione esplodono in modo molto più celere e non sempre riesco a sentirmi partecipe. Ci sono sicuramente stati dei momenti in cui ho fatto fatica ad innamorarmi di loro per questo motivo, eppure alla fine leggevo e mi struggevo per la loro sorte in ogni caso, perchè le emozioni che provavano erano così ben delineate e profonde che ho comunque sospirato ad ogni bacio.

Altra cosa di cui sono innamorata è sicuramente l’epilogo. Più precisamente, tutta la scena finale mi ha commossa moltissimo e l’ho trovata perfetta per concludere questa emozionante avventura. E’ carica di emozioni molto forti e ho veramente trattenuto il respiro sperando che le cose potessero in qualche modo non essere così difficili o risolversi per il meglio per i protagonisti, dal primo all’ultimo. Anche chi, a conti fatti, non meritava un lieto fine, in qualche modo speravo potesse avere modo di rifarsi in futuro (o nel passato?Dipende dai punti di vista ma niente spoiler 😎). Non vi dirò se ho potuto tirare un sospiro di sollievo una volta chiuso il libro, ma l’epilogo mi ha strappato un sorriso e una lacrima e sono sempre grata alle letture che mi lasciano soddisfatta una volta concluse.

Menzione d’onore a tutti quei personaggi che chi ha letto Il Diario Vittoriano ha già imparato ad amare. Inizialmente non avevo ben capito come fosse possibile che loro si trovassero lì, ma una volta fugato ogni dubbio mi sono davvero emozionata nel rivederli (ho urlato ogni volta che appariva Aldus, perchè è uno dei miei amori segreti ok l’ho detto e non me ne vergogno). Certo, poi è arrivata la mazzata che mi ha uccisa dentro ma ti perdono, Laura, e vado a rileggere I Racconti del Diario Vittoriano per riprendermi 🤣❤️


La recensione è conclusa, ma per l’occasione abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’autrice. Vi lascio qui di seguito le due domande che ho scelto di farle io, mentre per l’intervista completa dovrete attendere il 2 maggio! Save the date!

🌸Anche questa saga è già stata tutta scritta e poi divisa in volumi come per “Il Ragazzo Ombra” o hai in mente di scrivere un libro alla volta e, se sì, sai già quanti libri saranno? “Il Varcaporta” non sarà una serie, come non lo era il “Diario vittoriano”. La divisione in volumi la organizzammo, con goWare, per non offrire ai lettori un librone da ottocento pagine che avrebbe potuto spaventare. Quindi la vicenda venne divisa in quattro volumi di cui “Il ragazzo ombra” è il primo. “Il Varcaporta”, nonostante la mole e grazie a Dark Abyss Edizioni, è rimasto intatto ed è, quindi, autoconclusivo.

🌸Quali differenze noti quando scrivi un libro a quattro mani e quando invece scrivi da sola come in questo caso? Scrivere a quattro mani è una modalità che adoro, un dono che l’amicizia – ormai sorellanza – con la mia socia Loredana Falcone mi ha concesso. Insieme a lei è come vivere un gioco di ruolo, quindi passano in secondo piano fatica e concentrazione. Scrivere da sola è più immersivo e faticoso. Ti cambia proprio l’umore. Mi piace poter sperimentare entrambi i metodi.

🌻 Ringrazio DolciCarloni per le grafiche create per l’evento!
🌻 Vi invito ad andare a dare un’occhiata anche alle recensioni dellə miə compagnə di avventura, vi lascio qui sotto i nomi e le date!

Lunga vita e prosperità 🖖🏻

Autore:

Colleziono tazze da the, libri, candele e paranoie. 💛🖖🏻🏳️‍🌈

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